domenica 21 settembre 2003

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ciao, è da un sacco che non scrivo… sto cazzo di bellissimo e stupendo lavoro mi stanca e quando si fa una notte per una consegna è dura a recuperare scioltezza… quella mentale intendo. Oggi ho passato l’intero pomeriggio da solo in casa. non avevo la voglia di uscire nè tantomeno il piacere di poggiare il culo sul sellino della moto in cerca di curve d’asfalto. Era uno di quei pomeriggi che ti muoiono sulle spalle, pesante di ore abbarbicate sul collo … e te le trascini verso sera con la speranza che si lascino scivolare a terra, almeno prima del tg di quella troia della gruber. ho pensato ai miei anni passati a roma, migrato qui come un uccello (e che si afferri il senso “penoso” del termine!) da quel piccolo paese senza acqua d’estate e senza cristiani d’inverno. Di quel posto, porto dentro quello svilente modo di passare le giornate come se fosse sempre caldo, come se fosse sempre fresco per metà, mentre l’altra metà del corpo ti si frigge sotto al sole, sotto alla veranda di quel bar…… e ho pensato a come mi sono perso per un intero anno , a come avevo paura di avvicinarmi alle finestre alte e dure dell’asfalto che avevano sotto, a come avevo paura del salto…. e i ricordi di quelle mie gite nella clinica di piazza bologna…..cazzo mi chiedo come sarei io ora se non avessi fatto una puntatina all’inferno… magari un farmacista imbullonato in un camice dietro a un banco o forse un serioso venditore di succulente pillole e supposte. ed invece, facciamo un pò i conti… campo di sogni , passo le mie giornate facendo un mestiere che non esiste - mi dicono ” che lavoro fai?” e io - “il compositor” e loro ” figo e che strumento suoni?” ……. ma che minchiata! e poi certe volte penso che sarebbe meglio dire che faccio, semplicemente, il grafico. o forse sarebbe meglio dire che sto bene, che sto sempre bene, anche quando sorrido, anche quando non lo faccio, anche quando non vorrei proprio farlo. perchè del resto è normale che mi uccida di seghe o mi ubriachi, come se mi facessero schifo questi pomeriggi a gropponi sul collo e le sere davanti ad un film. sapete? non mi sono mai levato da sotto la veranda del bar di paese e per metà friggo ancora e la metà che sta al fresco mi manda affanculo!