domenica 18 gennaio 2004

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è li in quell’angolo, raccolta, la mia bambina rosa, candita soltanto di zucchero sulle mani.
I piedi in vitree, informe, pose saldati con il calore di chi la ama;
penzola il suo ventre di inconsistenti girini bianchi.
E come un pensiero dondola, rosa, da vicino l’angolo in alto.
Non so perchè sta lì.
In un’altalena di starnuti le mando i miei sorrisi.
Cazzo se vessi potuto afferrarla prima,
da dentro le narici, con le dita.Ma il suo colore non è più verde, la sua consistenza è degli angeli……
forse è perchè sto meglio….. e questa notte guarirò del tutto e verrò a prenderti:
mia piccola bambina rosa.

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tranquilli era solo una caccola

sabato 17 gennaio 2004

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in tv fanno la prova del fuoco, ops del cuoco.
La antonella clerici è un tripudio alla ghiandola,intesa come tettona soda, bianca candida che sa di latte rappreso tra morbidi pareti di pelle tenuta su con unguenti e pasticci al forno.
Mentre i muse mi raccontan di storie sfigate a londra, la bella antonella mena la mani in una pasta di farina e bianco d’uovo, sembrano le sue mani sul mio corpo con il bianco che s’addensa tra le dita che premono e impastano come solo lei sa fare. Il suo amore per me è come il sesso pasticiatto sopra il viso, mentre colati di bianco, e non di uovo, contornano i profili di quegli occhioni di donna matura che arde.
E poi quei riccioli biondi, biondi anche sopra il cranio dove la radice della testa si apre come una fregna e la mia lingua pettina parole che la bella antonella ama ascoltare in camerino, tra uno sfornato e un tortino….. la zoccola.ogni tanto sullo specchio alcune lampadine friggono come nella mia testa e lei gode di ricette calabresi

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ho un pallore che si finge con il mio moccolo, narici increspate, occhi lucidi su cui surfano immagini di una tiburtina che sembra fatta di nebbia.
Ho una milano che mi stringe la gola e mi fa tossire grasso, bronchi lubrificati di catrame di giorni festivi e piccoli sfoghi che mi innalzano i profili.
Ho una bologna che mi fa sognare pompini raffreddati, umidi e non di mucoidi spasmi e una tokio di repiri tronki a metà.
mi manca l’aria pechè il naso è rotto e il respirare di bocca mi fa sembrare una cagna che gode e piange assieme, voglio un’aspirina cazzo.

domenica 11 gennaio 2004

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sono svariate notti che non riesco a prendere sonno, forse per la completa inattività a lavoro o forse per un radicato senso di fancazzismo… mi sento come se mi fossi chiuso in un cassetto, tutto il mio corpo tranne il mio pisello che spunta fuori, incastrato come un grosso giochetto in gomma. Passo le giornate girando per lo studio e la sera, poi, appena tornato mi rinchiudo nel cassetto.
mi riprendo solo quando il mio cane per casa, saltellando arriva a stuzzicare con la linguetta il grosso giochino in gomma che esce dallo stipite. Allora mi disincastro, mi spolvero un pò, mi stiracchio e mi faccio una bella sega.stò cazzo di cane per casa!!!

giovedì 1 gennaio 2004

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devo riprendere la mia sana abitudine di scrivere nel mio blog…… ora che al sera sono tutto solo soletto!

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ho letto da zeno che si lamenta di fregnette di sulmona con i baffi che non la danno.. e io ho aggiunto:”zenone dipende da dove avevano il punto di appiglio di quei baffi, io ho visto donne con dei baffi tra le gambe che erano meglio della shiffer e che non se la tiravano, tranne che in quei momenti in cui ne volevano 10 di cazzi dentro, allora come piccole insolenti puntavano le calcagna giù per il buchino e stiravano le gambe inarcandosi… quello era tirarsela…. e dovevi vedere quando ogni tanto scappava la fregna umida dal calcagno!!! schicchere di carne sopra la fronte…. e distese a terra prima dall’orgasmo”

ridatemi il benvenuto, sono tornato…….