lunedì 2 febbraio 2004

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mi sta prendendo , lentamente, il viso e poi gli occhi e mi abbandono come un coglione a quell’ insensato sentire sordo sulla pelle della faccia fino a che non mi prenderà il sonno diretto, sarcastico a labbra soottili e poche parole fitte e taglienti che mute mi inculano dopo l’ultimo rutto.12 gradi

e pochi preamboli prima della fitta nel culo