giovedì 22 novembre 2007

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Il cielo nero delle 3 sbattuto ai margini di un mare piatto e placido,
le stelle come prolasso di interiora stanche e io che ho pagato lembi di vita con litri di birra e prosecco.

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Hai gli occhi gonfi e non di pianto,
gonfi per l’aria fresca che muove nuvole e ovatte.
Hai le spalle nn rotte o aperte,
con due germogli di piume e lavanda.

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Sorridimi sopra gli stipiti del cielo,
sorridi,
oltre agli astri e ai lamponi di marzo,
carezzami a lato degli occhi
e…..
sii ancora mia
con un bacio e l’anima tua

tuscolana

Ogni tuo respiro è il mio,
ogni sorriso un lucernario.
Ogni tuo battito lo scuotere del mondo,
le tue parole il segno a terra
dei passi fatti assieme.
Il tuo sguardo, sul finire della tuscolana…
come il cielo che frigge l’alba sotto ai castelli.