sabato 22 dicembre 2007

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Seguirò l’aria che sfiori
con gli occhi da bimbo,
ascolterò le tue storie che saranno mie
e ti avrò vicina
col fianco aperto
al sole dei giorni nostri che saranno

...

Sorridimi sopra gli stipiti del cielo,
sorridi,
oltre agli astri e ai lamponi di marzo,
carezzami a lato degli occhi
e…..
sii ancora mia
con un bacio e l’anima tua

venerdì 7 dicembre 2007

...

e vennero ancora ad ingravidarmi il cervello
di lune elettriche che affinano il perso.
Dopo un’accurata fangatura dei lobi sopra gli occhi,
diedero fuoco…
e l’incerata si distese ancora sui cloridrici pensieri
spolpati e sputati ai margini tra la bocca e il legno.
Bisogna che si ascolti il grande medico,
l’unico tuo dio che, tra sali e fusibili,
ti mostrerà la via di un sogno normale
cucito , di netto, sopra al suo camice.

culi

quante volte grossi culi di gasolio mi passano per lo sfintere del muro. e io li seguo, godendo di risa e gonfiori. Quante volte la furia dei loro sfiati, dondolanti, in vapori di ormoni frizzanti, mi scuote annacquandomi tra cervella e i coglioni. Quante volte!
Ma poi, lo scisma dei chiodi, mai assente, mi stacca il pensiero dalle pareti per finirlo a terra con la punta del tacco, affondata, per dove l’osso ha ceduto.
Ed essi, quei grossi culoni, da lontano, con i loro soffi gonfi mi strizzano l’occhio che sull’orlo t’appesta.
E dondolando si allontannano.