Ti scoperei piano,
stantuffi di ambrati e grumosi umori che rastrellano il mio cazzo,
perdite di arie colorate,
sottopressione,
gonfiata dentro,
bevuta al nocciolo,
imbarcata in pose aperte e sconce.
Scosciata sorgente di sperma dal buco del tuo culo.
Dal cui orletto di prugne e carne mi disseto.
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