Grumo incastrato di palazzi,
su prati e fratte
vomitati dall'urbe sbronza di giorni.
Come vino in grappoli scuri,
forte di suo
e degli intossicati spasmi di giovani inquieti,
nei vicoli d'affamati quartieri,
pistole,
giocattoli in ferro
e coccole in nitro,
come vino in grappoli scuri,
mercanti di insensi e fumi celesti,
nei bruciati alveoli
d'inviluppati arrosti,
tra palazzi e balconi
narici rubate di mamme in pena
fiutano invano
il profumo lontano
di cielegie d'acqua.
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